Intervista a KINKI TEXAS
di Marta Casati
I suoi disegni potrebbero attrarre come molti altri offerti da numerosi colleghi. La linea e il contenuto di Kinki Texas però sa differenziarsi. Non si tratta dell'artistica moda pop-fumettistica che ormai ci ha invaso (e anche stufato). Il suo universo è autoreferenziale, imprescindibile, spregiudicato.
Chi sono i tuoi miti?
Io personalmente non ho miti.
Ma sono molto interessato a diversi miti che smonto e poi rimettoasf insieme in
un nuovo contesto nel mio Kinki-Texas-Space.
Chi era il tuo eroe
leggendario da piccolo?
C´erano diversi: Roman Nose (Grande capo
dei Cheyenne), Flavius Aëtius (Flavio Ezio, circa 390-454, fu generale dell'Impero
Romano d'Occidente), Cole Younger (pistolero), Doc Holiday (dentista), Han Solo.
Lo avevi anche tu l’amico
invisibile?
No.
Chi dovrebbe vivere per
sempre?
Elvis.
Le tue creature hanno più paura della realtà o
hanno più paura di quanto potrebbe essere….o magari non hanno paura di niente?
Alcuni di loro si. Ma la loro
realtà non è la nostra. Loro vivono nella realtà che racconto nel mio
Kinki-Texas-Space.
Il personaggio più mostruoso
che ti viene in mente.
Paperoga.
Chi vorresti incontrare ma
già sai che, per forze maggiori, è impossibile?
Georg Wilhelm Friedrich Hegel.
Esiste un luogo dove i
cattivi sono anche giusti?
Si, dove loro fanno le regole.
L’utopia più enorme che
l’uomo potrebbe pensare.
Il viaggio al punto di
Archimede.
La città o il luogo al mondo
che desidereresti maggiormente conoscere e visitare.
L´ Artide.
Perché?
Perché lì ho l´aspettativa di
trovare una ineguagliabile limpidezza.
Cosa puoi esprimere nel
video che invece la tela non potrà mai contenere?
Direi solo il volume, la
colonna sonora. Dal punto di vista figurativo o rappresentativo alla fine video
e pittura sono equivalenti e di uguale valore. Anche il movimento che in un
primo momento potrebbe essere considerato una cosa esistente solo nel film lo
spettatore può trovare anche nella pittura.
Dammi tre aggettivi per
descrivere l’arte contemporanea.
L´arte contemporanea,
sopravalutandosi, si liquefa. È quasi aggressiva contro sè stessa però, nello
stesso tempo, poliedrica e multiforme.
La sensazione più forte che
provi mentre dipingi.
La tensione del rischio.
Che rapporto hai con la
fotografia?
Molto positivo … .
Quali sono le differenze nel
vivere e fare arte tra l’Italia e la Germania?
Noto già solo in Germania
diverse scene d’arte. L’ambiente dell’arte ben sistemata e ufficialmente
accettata ha una coscienza di sé che può essere rappresentata dal famoso cesso di
Duchamp. Mettendo regole e stabilendo cos´è l’arte e cosa non è l´arte, si crea
un mondo che si auto-definisce ed in conseguenza rimane uno spazio culturale
mentalmente limitato e chiuso che esclude totalmente momenti urbani o quotidiani.
Cosi viene coltivata un´atmosfera museale nella quale un lavoro deve
“funzionare” o anzi forse non può fare niente altro che funzionare. La mia
prima impressione in Italia è che la cultura faccia molto più parte della vita
quotidiana della gente anche oltre questo spazio di cultura definita. Gli
italiani vivono una coscienza dello stile e perciò hanno meno problemi ad
avvicinarsi ad un tipo di arte che in Germania si trova solo nella cosiddetta Off-Kunst
dell’underground che non si occupa della domanda che cosa significa arte?
L´avvicinamento anche all’arte dell' underground per gli italiani sembra meno
problematico indipendentemente se piace quello che vedono o meno. Ma almeno un
contatto con questo mondo d´arte non è vietato, anzi è voluto. A me sembra che
ci sia una certa analogia tra la capacità degli italiani di avvicinarsi a
questo tipo di arte attraverso la lunga tradizione culturale e la non voluta ma
esistente opposizione della giovane off-cultura tedesca anche se le origini e
le radici sono molto differenti.
A chi vorresti fare un
ritratto?
All’Imperatore Claudio o Gretchen
Modermöse (Mary-Jane-Fica-Rotta).
Meglio stupire o lasciarsi
stupire?
Preferisco stupire.
Quale
è stata la prima opera d’arte che hai visto da piccolo ma che ti ha segnato in
maniera indelebile?
La tentazione di
Sant`Antonio di Mathis Gothart Grünewald.
Che professione volevi fare da piccolo?
Archeologo.
Si è artisti per natura, per
necessità o per scelta?
All’
età di 18 anni ho coscientemente deciso per la pittura anche se dipingevo già
prima. La parola artista riferita a me però la evitavo ancora per tanti anni,
ad esempio mi rifiutavo assolutamente di firmare le mie opere.
Si è liberi nel fare arte?
Dipende sicuramente
dell’atteggiamento dell’artista. Se l´artista si lascia sottomettere e
influenzare dal “Sistema” segue una costrizione assurda. Quindi alcuni sono
liberi, altri no.
Cosa
è cambiato rispetto ai decenni passati nel mondo dell’arte contemporanea?
Il mondo dell’arte è stabile.
Buchi o strappi che vengono causati dall’ esterno si chiudono abbastanza
velocemente dall’interno, quasi come una osmosi.
Il pubblico di oggi ha
un´occhio attivo e attento o passivo e non esigente?
Un pubblico che si interessa di
arte non può essere passivo. Come reagisce a quello che vede dipende dalla
sensibilità dello spettatore. Per quanto riguarda la mia esperienza le reazioni
sono le più disparate.
Il video ha lo stesso valore
della pittura nella tua ricerca?
Anche nella mia ricerca
personale i due generi sono equivalenti e di ugual valore. In pittura e grafica
cerco di filmare e nel video cerco di dipingere. Ma anche se i due processi si
condizionano a vicenda ogni lavoro concluso alla fine è autonomo e
indipendente.
Il
tuo libro preferito, il tuo cd preferito, il tuo film preferito.
Libro: Moby Dick, riscritto da
T.C. Boyle. Il mio cd preferito sarebbe quello con le mie canzoni favorite di
Hank Williams cantate da Bonnie Prince Billy e viceversa. Film: Denver Clan ma
in una nuova versione girato dal regista Lars Von Trier e con gli attori
originali.
Se fossi un animale saresti?
Se fossi un’auto saresti? Se fossi un colore saresti?
Animale: Lipizzano, Macchina:
Una Jeep però mezza rotta, Colore: Un rosso marrone scuro (rosso castagna).
L’ironia è una dote o una
via di fuga?
L´ironia è un´atteggiamento
critico che, invece di reagire conseguentemente, si diverte.
Ti reputi ironico?
Ogni tanto.
Ti
chiedessero di stilare una classifica con i migliori cinque artisti mondiali e
di ogni tempo, chi sceglieresti?
Calcio: Diego Armando Maratona.
Film: Sam Peckenpah. Pop:
Hank Williams. Archittetura: Ludwig Mies van der Rohe. Museo: Jake and Dinos
Chapman
Cosa significa “ascoltare”?
Ascoltare è il presupposto per
entrare in contatto col pensiero di un´altra persona.
Sei prigioniero della tua
mente?
No – Riflessione libera!
Brema, la tua città: cosa
ami di più di Brema? Cosa detesti maggiormente?
Amo il calcio, detesto il mese
di febbraio.
Ti capita più spesso di
sognare ad occhi aperti o chiusi?
Ad occhi aperti … .
Per cosa provi rabbia?
Per l´ipocrisia intellettuale.
L’ingiustizia
maggiore dei nostri tempi.
Sembra
assurdo ma l´ingiustizia non può esistere. Anche il danno più grave che può
capitare all’ uomo deriva sempre da una legge esistente. La giustizia viene
definita dalla legge. Non credo invece che esista una entità superiore o forza
maggiore dalla quale derivino le nostre leggi. Non mi chiedo se un danno, una
sofferenza o una guerra siano giusti o ingiusti, io cerco solo l´origine di
queste miserie.
Affermeresti
(in realtà è un ordine!) che è l’intervista migliore alla quale tu sia stato
sottoposto?
Chiaro!
(Pubblicato su ESPOARTE di
APRILE-MAGGIO 2007 )
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